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Master a Pagamento: il FUTURO dei GdR?
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Master a Pagamento: il FUTURO dei GdR?

Vi siete mai chiesti perché qualcuno vorrebbe pagare per giocare di ruolo? Beh, io sì e oggi voglio parlarvi dei Master a pagamento.
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Sempre più spesso sentiamo parlare di master a pagamento: nei forum, sui social e ogni tanto anche nelle nostre sessioni casalinghe si fa accenno a quel master o associazione che offre questo tipo di servizio.  Ma perché le persone decidono di rivolgersi ad un DM a pagamento?

Ci sono pochi master?

Se si fa una rapida ricerca online potrete imbattervi in molti articoli dove si fa riferimento alla carenza di master. I motivi di questa carenza vengono spesso indicati nella nuova popolarità che i GDR stanno vivendo in questo periodo. Non è un mistero che dopo Stranger Things e l'uscita di Baldur's Gate 3, D&D e i giochi di ruolo siano tornati alla ribalta. Sempre più persone si sono avvicinate ai GdR, impazienti di iniziare a giocare, ma nel farlo sembra essere venuto fuori che non ci siamo abbastanza master per tutti. Adesso che i Giochi di ruolo sono diventati mainstream saper masterare sembra essere diventata una capacità da poter monetizzare. Non stupisce quindi che qualcuno abbia iniziato a farlo.

Se le cose stessero così non ci sarebbe niente da fare, il mercato chiede qualcosa e subito qualcuno si attiva per fornirla, ma in questo caso io mi chiedo: chi ha detto che non ci sono abbastanza master? Non ho trovato un articolo che fosse in grado di fornire lo straccio di un dato per giustificare questa “scarsità”. Tutti al massimo si limitano a riportare l'esperienza del Master a pagamento di turno che racconta quello che fa e quanto guadagna, ma questa non è statistica, è aneddotica. In qualsiasi corso di marketing, una delle prime cosa che ti spiegano è il principio della “scarsità”, grazie al quale si possono aumentare le vendite di un prodotto o servizio facendolo percepire come meno disponibile e quindi più appetibile ai potenziali clienti. Questa mi sembra un'applicazione molto basic di questo principio, ma quali sono gli altri motivi per cui qualcuno decide di rivolgersi ad un master a pagamento?  

Un'esperienza di gioco superiore

Un'esperienza di gioco superiore, questo è quello che troverete scritto nelle pagine promozionali di tanti Master a pagamento. In realtà dicono spesso che poteranno il vostro gioco al prossimo livello, ma chiunque mi conosca sa quanto odi questo tipo di slogan. Grazie ad un master a pagamento potrete godervi una sessione di gioco con: musica ambientale, VTT con token personalizzati, storie basate sui background dei vostri personaggi e.… non ho capito perché tutti questi add-on dovrebbero farmi avere un'esperienza di gioco superiore. In che modo giocare con più roba dovrebbe essere meglio? E perché quasi tutti questi master a pagamento fanno riferimento a piattaforme online? Dicono che a pensare male si faccia peccato, ma spesso ci si piglia. Non è che il master a pagamento sta solo cercando di giustificarmi il prezzo della sua prestazione? Che per carità, è giusto che si faccia pagare, ma siamo sicuri che usare tutta questa roba renderà la mia esperienza migliore? Io non credo. 

In queste aggiunte a me sembra di vedere tante spese in più che porteranno il master a pagamento a fare una scelta importante sulla sua offerta di masteraggio: giocare solo a D&D o alzare il prezzo?  Partendo dal presupposto che un master a pagamento non faccia uso di materiale pirata quando eroga la sua prestazione, dovrà comprare manuali di espansione, avventure, supplementi, abbonamenti a piattaforme e chi più ne ha più ne metta. Queste sono tutte spese che un po' per rimanere aggiornato, un po' per cercare di attirare nuovi clienti, sarà costretto a sostenere. Adesso, non è un mistero che non tutti i giochi godano della stessa popolarità. Quante volte vi è capitato di giocare ad un nuovo titolo solo perché vi è saltata la sessione di D&D? Ecco, adesso immaginate di trovarvi ad essere un master a pagamento con quel gioco e tutte quelle aggiunte per “offrire un'esperienza di gioco superiore”, non è molto conveniente puntare su gdr che non siano D&D. Non solo perché è uno dei gdr più giocati, ma anche perché è forse l'unico GdR in cui si ha questa “carenza” di master. Gli altri titoli, stranamente, sembrano tutti soffrire del problema opposto: la mancanza di giocatori.

Una situazione del genere rende D&D, l'unica soluzione economicamente sostenibile in presenza di costi fissi. Se i master a pagamento fossero, come dicono alcuni, il futuro del gioco di ruolo, questo renderebbe il nostro hobby ancora più D&D centrico di quanto non lo sia già. Evito poi di entrare in quel ginepraio che è la fiscalità intorno a queste prestazioni che, non solo nel nostro paese, ma anche all'estero vengono fornite tendenzialmente a nero.  Evito anche di fare considerazione sulla poca praticità di un business dove, chiunque legga un manuale, può potenzialmente diventare un tuo competitor.  Andiamo invece al prossimo punto che è molto più interessante.

Il Master è un giocatore?

Ma il master è un giocatore? Perché ammesso, ma non concesso, che masterare sia più difficile che giocare; mi sembra che la figura del master sia passata dall'essere un giocatore a cui viene chiesto di ricoprire un ruolo specifico, a un performer che deve intrattenere un pubblico. Questo non vale solo per i master a pagamento, anzi, sempre più spesso mi capita di parlare con persone che sono terrorizzate dalla possibilità di dover masterare per i propri amici, perché non si sentono all'altezza. Oggi masterare sembra richiedere incredibili doti attoriali, capacità drammaturgiche degne dell'opera Shakespeariana, e creazione di una lore in grado di rivaleggiare con Il Signore degli Anelli.

Se invece di guardare il vostro show di actual play preferito leggeste di più i manuali, avreste meno pensieri e meno pene, e il mondo sarebbe assai più bello. La verità è che stiamo troppo tempo online, e quando si sta troppo tempo su internet si finisce per essere esposti a contenuti sempre più estremi, questo di base non è un male. I problemi arrivano quando iniziamo a pensare di poterci fare l'idea di un qualcosa basandoci solo su quello che vediamo sul web. Internet non è un posto privo di conflitti di interesse. Stiamo tutti quanti passando ore su ore della nostra vita a fruire messaggi pubblicitari sempre più estremi, e questo rischia di alterare la nostra percezione della realtà. 

Il mondo dei GdR è solo una nicchia del mercato dei giochi da tavolo, che a sua volta è una piccola nicchia del grande mercato dell'intrattenimento. Per quanto ai master a pagamento piaccia parlare di loro stessi come del futuro del gioco di ruolo, questa roba è solo un messaggio pubblicitario. Il problema però è che sta funzionando. Non perché i master a pagamento si stiano moltiplicando, ma perché stanno iniziando a far passare un'idea sbagliatissima: monetizzare il proprio hobby. 

Conclusione

La maggior parte delle persone che segue il nostro progetto ha tra i 18 e i 34 anni. Un periodo della vita che, secondo me, è anche più complesso dell'adolescenza, perché rappresenta il vero passaggio dall'infanzia all’età adulta. Come se non bastasse, tutto questo avviene in modo disordinato e senza apparente senso. Lo vedrete sicuramente con i vostri amici: avete quello che si è sposato, quello che ancora non ha avuto una storia seria, quello che già lavora da anni e quello che, se continua così, non lavorerà mai. Arrivano i primi problemi, i primi impegni seri, i primi progetti a lungo termine e, in tutto questo, la dimensione del gioco va in contro ad un cambiamento.

C'è chi smetterà di giocare, chi cambierà gioco, chi giocherà di meno e chi, incredibilmente, riuscirà anche a giocare di più, però a prescindere da come si evolverà la cosa, avete preso coscienza delle ore che dedicate ai giochi di ruolo. Sono tante, forse anche troppe, rispetto a quello che potete permettervi. Ecco, quindi, che cercate di giustificarle, magari provando a raccontarvi di come in realtà con i gdr potete guadagnarci. Magari prendete in considerazione di iniziare a fare i master a pagamento. Magari ci fate pure un corso, perché dovete vincere la sindrome dell'impostore, e iniziare a guadagnare con il vostro hobby preferito. Magari il corso lo finite pure, invece di comprarlo e poi non farlo come si fa con i corsi online. Magari iniziate pure a masterare a pagamento e riuscite a farci qualche soldo. Oppure, magari, invece di provare a giustificare a voi stessi che ogni tanto vi prendete un paio d'ore per divertirvi, staccate la testa e vi svagate un po'.     

Internet è un posto meraviglioso, però ha delle regole di base che dovete sempre ricordare: siete in un negozio dove vendono cose. Sapete qual è la cosa che vendono di più su internet? Le idee. L'idea che hai bisogno di fare un abbonamento ad una piattaforma che userai sì e no due volte all’anno; l'idea di dover essere sempre informato; l'idea che hai bisogno di un'esperienza di gioco superiore; l'idea che il tempo in cui ti diverti è tempo sprecato. I soldi sono importanti, non prendiamoci in giro, ma prima di comprare un'idea facciamocele due domande.

Se proprio vi piace pensare ai soldi e ai GdR, prima di indebitarvi per fare un corso che vi insegni a masterare, vi consiglio l'episodio di Elisir GDR di due mesi fa, in cui abbiamo parlato di come il denaro stia influenzando il settore dei giochi di ruolo. Non ricordo dove l'ho sentita, ma una volta qualcuno ha detto che i game designer possono essere accusati di tante cose meno una: fare troppi soldi. Per tutti gli altri fate attenzioni o potreste incontrare La Cosa Nel Dungeon.    

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